Cervo, uno dei Borghi più Belli d’Italia, ha conservato intatte le sue originali caratteristiche di centro medievale sul mare, protetto da torri e mura cinquecentesche e circondato da verdi colline. Il centro storico è un intrico di suggestivi carruggi e scalette praticabile solo a piedi, dove scoprire palazzi padronali ed edifici religiosi che raccontano la storia del borgo attraverso i secoli. Luogo abitato dall’uomo fin dalla preistoria, Cervo fiorisce tra il Quattrocento e il Seicento grazie alla pesca e al commercio del corallo, attività remunerative che sostengono lo sviluppo artistico e architettonico del borgo, arricchendolo con la scenografica chiesa dei Corallini, ma anche con Palazzo Vento, Palazzo Baladyer, Palazzo Viale, e con il Castello dei Clavesana. A Cervo l’arte spazia in tutte le sue forme, come raccontano le numerose manifestazioni culturali. Dal 1964 il Festival Internazionale di Musica da Camera porta ogni estate sul palcoscenico naturale della piazza dei Corallini artisti di fama internazionale. Cervo è inoltre una Città che legge, dove incontrare grandi autori grazie agli appuntamenti letterari di Cervo in blu d’inchiostro e dove, dal 2014, fa tappa il più prestigioso premio letterario italiano con Cervo ti Strega. Il borgo si fa pinacoteca a cielo aperto durante la consueta estemporanea di pittura Il pennello d’oro, che celebra l’elezione a borgo d’arte da parte dei pittori della scuola torinese, frequentatori di Cervo nel corso del Novecento. A completare l’offerta turistica e artistica, il Polo Museale al Castello Clavesana è aperto tutto l’anno e include il Museo Etnografico e la Mostra permanente “Donne di Liguria (1850-1950)”. Sulla costa di Cervo si incontrano piccoli stabilimenti balneari; per il resto, arenili e scogliere sono liberi e discreti e lasciano interamente spazio alla voce del mare, in questo tratto di Riviera ricco di biodiversità. A monte del paese, la storia parla tra antiche rovine, mentre la natura prende il sopravvento nel Parco Comunale del Ciapà, tra colline ricche di boschi di pini e uliveti percorse da sentieri silenziosi, dove si respirano gli aromi della macchia mediterranea. Anche a tavola Cervo resta fedele alla sua geografia, tra mare e colline coltivate a uliveti. Principe della dieta è l’olio di oliva taggiasca, che accompagna piatti cucinati con il pescato di giornata, ortaggi e aromi della Riviera. Il tutto insaporito da pigati e vermentini prodotti con uve tipiche del luogo.
Cervo, uno dei Borghi più Belli d’Italia, ha conservato intatte le sue originali caratteristiche di centro medievale sul mare, protetto da torri e mura cinquecentesche e circondato da verdi colline. Il centro storico è un intrico di suggestivi carruggi e scalette praticabile solo a piedi, dove scoprire palazzi padronali ed edifici religiosi che raccontano la storia del borgo attraverso i secoli. Luogo abitato dall’uomo fin dalla preistoria, Cervo fiorisce tra il Quattrocento e il Seicento grazie alla pesca e al commercio del corallo, attività remunerative che sostengono lo sviluppo artistico e architettonico del borgo, arricchendolo con la scenografica chiesa dei Corallini, ma anche con Palazzo Vento, Palazzo Baladyer, Palazzo Viale, e con il Castello dei Clavesana. A Cervo l’arte spazia in tutte le sue forme, come raccontano le numerose manifestazioni culturali. Dal 1964 il Festival Internazionale di Musica da Camera porta ogni estate sul palcoscenico naturale della piazza dei Corallini artisti di fama internazionale. Cervo è inoltre una Città che legge, dove incontrare grandi autori grazie agli appuntamenti letterari di Cervo in blu d’inchiostro e dove, dal 2014, fa tappa il più prestigioso premio letterario italiano con Cervo ti Strega. Il borgo si fa pinacoteca a cielo aperto durante la consueta estemporanea di pittura Il pennello d’oro, che celebra l’elezione a borgo d’arte da parte dei pittori della scuola torinese, frequentatori di Cervo nel corso del Novecento. A completare l’offerta turistica e artistica, il Polo Museale al Castello Clavesana è aperto tutto l’anno e include il Museo Etnografico e la Mostra permanente “Donne di Liguria (1850-1950)”. Sulla costa di Cervo si incontrano piccoli stabilimenti balneari; per il resto, arenili e scogliere sono liberi e discreti e lasciano interamente spazio alla voce del mare, in questo tratto di Riviera ricco di biodiversità. A monte del paese, la storia parla tra antiche rovine, mentre la natura prende il sopravvento nel Parco Comunale del Ciapà, tra colline ricche di boschi di pini e uliveti percorse da sentieri silenziosi, dove si respirano gli aromi della macchia mediterranea. Anche a tavola Cervo resta fedele alla sua geografia, tra mare e colline coltivate a uliveti. Principe della dieta è l’olio di oliva taggiasca, che accompagna piatti cucinati con il pescato di giornata, ortaggi e aromi della Riviera. Il tutto insaporito da pigati e vermentini prodotti con uve tipiche del luogo.
Informazioni
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LUOGOin via di definizione
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DATA18/05/2024
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ORARIOin via di definizione
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REFERENTEin via di definizione
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TELEFONOin via di definizione
Programma
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